domenica 14 aprile 2024

SOLDATESSE? Matita blu per errore de La7

Nell'odierno Tg de La7 (ore 13:30), che peraltro merita una lode per la completezza delle notizie, non può passare sotto silenzio il sentirci dire che in Libano il contingente italiano è composto da soldatesse e da soldati. Quanto mai ci si è presi la briga di consultare un vocabolario? Suvvia, il femminile di soldato è solo ed esclusivamente soldata, peccato che soldatesse l'abbia detto sia l'estensore dell'articolo che il giornalista in studio. Nel dubbio non sarebbe stato più semplice dire militari e basta? Comunque nello stesso errore incorrono anche loro colleghi di altre testate nazionali; solo una volta sentii una giornalita della RAI dire soldata, ...sarò distratto, ma non ho più avuto sue notizie.

mercoledì 10 aprile 2024

Tragedia di Suviana: tacciano le polemiche

Mentre i vigili del fuoco e i sommozzatori stanno ancora lavorando alacremente per recuperare i corpi degli sventurati morti nell'esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana e si cercano i dispersi, ecco alzarsi le voci di chi innesca la polemica o, peggio, insegue un'occasione di visibilità. Non si spiegherebbe altrimenti l'alzare il dito inquisitore sul perchè e il percome c'erano quelle persone, che ci facevano, da chi dipendevano, eccetera. Non parliamo poi della immancabile denuncia dei subappalti. Che dire di quei parolai che, ignorando consolidate realtà operative, cercano microfoni per esporre punti di vista personalissimi o di appartenenza? Si occupano spazi sui media per dare risalto a proprie considerazioni, certo adesso inopportune. Si sta esprimendo gente senza un minimo rispetto della circostanza, dello straziante dolore dei familiari delle vittime, delle ansie di tutti coloro che sono loro vicini. Per favore, si taccia perchè si è sempre taciuto o ignorato prima e ora si chini rispettosamente il capo verso chi, vittima del lavoro, non è più tra noi.

lunedì 8 aprile 2024

"No al falso Made in Italy"

E' questa la parola d'ordine che, guidati dalla Coldiretti, ha accompagnato migliaia di agricoltori e produttori di cibi italiani al Brennero. Una immensa macchia gialla che ha voluto controllare sì le importazioni di carni, formaggi e salumi che sarebbero poi state confezionate e messe in commercio come "italiane", ma dimostrare anche come l'Italia è attenta e non vuole subire furbate e contraffazioni. Ma, aggiungo io, l'attenziome non va rivolta solo alle materie prime, ma anche al prodotto finito che, sotto accattivanti etichette, si propone sugli scaffali dei supermercati. Un mio (modesto) consiglio: portate l'attenzione sull'etichetta, che sia PRODOTTO D'ORIGINE ITALIANA oppure COLTIVATO, ALLEVATO IN ITALIA perchè il semplice CONFEZIONATO IN ITALIA potrebbe essere un Cavallo di Troia per fare finire sulle nostre tavole cibi che di italiano hanno solo il ...confezionamento. Un po' pochino; l'orgoglio, la fierezza di essere Italiani passa anche dalle nostre tavole.

sabato 6 aprile 2024

Battaglia di Solferino, errore al Tg2

Stasera, nel corso di una corripondenza per il Tg2 da Parigi, la comunque sempre molto professionale Giovanna Botteri, citando la fermata Solferino sulla linea 12 del locale metro, ha detto che ricorda la battaglia del 24 giugno 1859 quando "i Francesi con i Piemontesi batterono gli Austriaci". Una inesattezza: a Solferino combattè solo l'esercito francese che, comandato da Napoleone III, ebbe la meglio su quello austriaco. I Francesi erano alleati dei Piemontesi di Vittorio Emanuele II che, quel giorno, si scontrarono invece con le truppe austriache del generale Benedek a San Martino (oggi San Martino della battaglia) dove poterono vincere dopo 14 ore di combattimenti. Solo per la cronaca: la cruenza di quelle battaglie ispirò il ginevrino Henry Dunant a istituire la Croce Rossa Internazionale.

venerdì 29 marzo 2024

Imputati in manette, ma solo in Ungheria?

Si fa un gran parlare delle manette ai polsi della signora Salis mettendo in secondo piano le scarse condizioni igieniche che le erano state riservate in carcere. Ha ragione il ministro Tajani nell'invitare a non trasformarlo in un caso politico, ma proprio certi politici e gran parte della stampa sono orientati in questo senso. Se capisco, ma non giustifico, i primi, sono critico verso quei colleghi che non aprono gli occhi sulla realtà italiana. Pochi anni fa ero stato convocato quale testimone dal Tribunale di Milano e nel corridoio, mentre aspettavo di entrare nell'aula, vidi arrivare una donna in manette. I due agenti che l'accompagnavano la fecero sedere sulla panca proprio davanti a me senza coprirle i polsi ...chiunque passasse la poteva vedere. Altra omissione giornalistica nostrana circa le catene ai piedi: sono utilzzate anche negli USA. Pochi anni fa apparve l'immagine di un'attrice che, colpevole di un reato non delittuoso (forse frode fiscale, non ricordo) entrò in aula con le catene sia ai polsi che alle caviglie. Recentissimo, solo del febbraio 2023, è quanto accaduto nel tribunale di Hillsboro, Oregon (non a Guantanamo...) dove ad un giovane erano appena state tolte manette e “cavigliere” ... e lui si è dato alla fuga (c'è il filmato su https://stream24.ilsole24ore.com/video ecc...). Domando: non ci sono argomenti che meriterebbero più attenzione mediatica?

giovedì 28 marzo 2024

Sciopero trasporti ferroviari, chi ne paga le conseguenze?

"Lo sciopero è un diritto" sappiamo e ci sentiano ripetere. Certo, ma la controversia non è tra la viaggiatori e una qualsiasi azienda commerciale o produttiva, è tra lavoratori e aziende di trasporto pubblico che deve le proprie economie proprio nel trasportare della gente. Gente che potrà ottenere anche il rimborso del biglietto pagato, ma non quelle onerose soluzioni alternative per rispettare indilazionabili impegni, oppure costosi pernottamenti in alberghi. Nessuno di offenda, ma c'è molta ideologia e superficialità nel difendere questa strategia che finisce sempre a gravare sulle spalle di chi non può permettersi repentini mezzi alternativi. E poi stiano zitti coloro che hanno pensato si scioperare nei giorni di sabato 23 e domenica 24 perchè è demagogico, quando non un insulto, definire "di piacere" i viaggi nel fine settimana perchè ci sono mille e una ragioni per mettersi in viaggio nel fine settimana, non ultimo quello dei pendolari. Quindi, messi da parte i tanti paroloni e definizioni tipo "disagi per i viaggiatori" quando sono stati invece dei problemi con conseguenti perdite economiche, resta da chiedere CHI PAGA? Se ne rendono conto coloro che hanno lasciato a piedi innocenti viaggiatori che hanno dovuto rimediare di tasca propria? Superfluo dire che "sono state rispettate le fasce protette" quando un biglietto ferroviario è spesso prenotato giorni prima della proclamazione dello sciopero. Nelle mie foto pubblicate qui: una istantanea del tabellone
partenze di domenica 24 Marzo a Roma Termini e una delle due code (fino a 80 metri) alle postazioni Trenitalia per avere informazioni o cercare viaggi alternativi che, per taluni, è stato possibile nei pochi posti ancora liberi sui treni di Italo ...il cui personale non ha scioperato. Cari lavoratori, cercate mezzi incisivi, efficaci per negoziare le vostre legittime rivendicazioni, ma vedete di non gravare sulle spalle e il portafogli di incolpevoli viaggiatori che, come tali, contribuiscono al vostro stipendio. Grazie.

venerdì 22 marzo 2024

IGNORANZA, IMMATURITA’, IPOCRISIA

Nel bresciano una quindicenne accoltella una quattordicenne per motivi che sembrano di concorrenza sentimentale, baby gang imperversano utilizzando pistole come fossero ventagli, denunce e non, quasi ovunque. In compenso altri giovani, sventolando bandiere della cui storia conoscono poco e plaudono chi dà fuoco ad altra bandiera di un'altra storia di cui, probabilmente, sanno ancora meno. Ci confortano i loro coetanei che seguono un ammirevole Don Ciotti e, sotto il simbolo di Libera, protestano contro le mafie… salvo qualcuno che si imbuca e, in favore di telecamere, ostenta la sigla di un ente che c’entra poco con questa lodevole iniziativa. Questo il quadro che ci hanno proposto le ultime settimane. Qualche domanda è lecita. La prima ai genitori degli imbecilli che, invece di intervenire e interrompere la violenza, si improvvisano registifaidate: che interesse avete sulla crescita dei vostri figli? Non è il caso di mandare genitori e figli a fare dei corsi di abilitazione al ruolo, di maturità? Si revisionano autovetture anche ogni anno, e ai genitori che hanno maggiori resposabilità affidiamo la cultura del pettegolezzo e dell’effimero? Ah, quanto avevano ragione i dirigenti degli Alpini quando, un paio d'anni fa, chiesero un periodo di almeno sei mesi di naja per tutti, appena maggiorenni. Ma con una piccola modifica: non solo per l’amor di patria, ma di convivenza civica. E che ne sanno della Storia tutti coloro che, solo tre giorni dopo l’aggressione che almeno 1500 terroristi hanno perpetrato ai danni di centinaia di pacifici giovani israeliani che stavano cantando e ballando nel Sud Israele, hanno inscenato manifestazioni per la Palestina libera e, addirittura, la cancellazione di Israele. Ma non sanno che furono proprio gli arabi che nel 1948 rifiutarono l'ipotesi di due stati autonomi e indipendenti? Quell'8 Ottobre scorso ci furono 1400 persone rapite e ancora non sappiano della loro sorte, certo invece che molte donne furono violentate da quei terroristi che oggi si rifiutano di rilasciare. Chi manifesta in loro favore? Bene, manifestiamo pure per macro problemi di cui non conosciamo proprio cosa si possa fare per la loro soluzione, in compenso dimetichiamoci di educare appropriatamente i nostri figli. Inserite voi, gentili lettori, il titolo di questo post in qualsiasi parte i questa riflessione, grazie.