sabato 10 febbraio 2018

Memoria corta e vergogna nel GIORNO DEL RICORDO

La foto di una bambina che tiene stretta una valigia su cui campeggia la scritta   Esule Giuliana n° 30001    è forse il simbolo più toccante della diaspora giuliano dalmata.
(foto tratta da internet)
La bimba si chiama, perché tuttora vivente, Egea Haffner, nata a Pola nel 1941.
Dovrebbe essere osservata per qualche minuto da chi, non potendo invocare il negazionismo, sminuisce o distorce cosa ha rappresentato il forzato esodo di 350.000 Italiani dall’Istria e dalla parte settentrionale della Dalmazia.
Gente che, con la morte nel cuore, aveva messo in valigie e fagotti quanto più possibile era riuscita a trattenere per sé nel viaggio verso l’ignoto futuro …italiano.
Legittima preoccupazione se pensiamo che un noto quotidiano il 30 novembre 1946 pubblicò un articolo dove si poteva leggere 
“Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall’alito di libertà che precedeva o coincideva con l’avanzata  degli eserciti liberatori. Non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi”.
Quel giornale era L’Unità. 

Non so se furono solo quelle pagine ad incitare al rifiuto di altri Italiani; certo tristemente passato alla Storia è “il treno della vergogna”, un convoglio di carri merci su cui viaggiarono nostri profughi che, provenienti da Pola, erano sbarcati dalla nave Toscana ad Ancona  ed erano diretti a Bologna. In questa stazione li attendeva il massimo dell'ostilità: il treno venne preso a sassate mentre aderenti alla CGIL minacciarono di scioperare se a quegli esuli  fosse stato dato da mangiare.
Era il 18 febbraio del 1947 * 

Fu scritta una pagina vergognosa contro connazionali inermi e auspico un momento di riflessione per quanta sofferenza questi patirono espulsi dalle italiche terre giuliano dalmate.

*nel 2007 venne posta una lapide sul muro dell'ex mensa ferrovieri al binario 1. 

(articolo presente anche in  http://unavaligiadisperanze.blogspot.it/ )



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