martedì 30 maggio 2017

BREXIT, quale errore!

Era facile immaginarlo: migliaia di lavoratori della UE stanno lasciando o programmano di lasciare la Gran Bretagna perchè - comunque lo si interpreti - l'esito del referendum li ha emarginati.
Quel LEAVE è stato un po' come un imperativo LASCIA, PARTI a Francesi, Belgi, Greci, Italiani, Spagnoli che avevano messo piede nel territorio inglese per lavorare: una risorsa che ammonta a 3 milioni di persoine di cui 500 mila nostri connazionali.
Ora buona parte di quelle forze, siano state nella ristorazione come nelle banche, nell'alta finanza, se ne stanno andando portando altrove le loro capacità.
E i britannici, dopo lo stupore per essersi accorti che poche migliaia di voti al referendum per il LEAVE, ora stanno accorgendosi che quei 1.269.501 voti in più per il Leave (17.410.742 contro 16.141.241 di Remain) ha un alto peso specifico e cambierà il volto della Gran Bretagna. Non si dimentichi che, uscendo dall'UE, i britannici pagheranno il 10% di dazio per importare le ambite auto tedesche.
Noi Italiani ci rimboccheremo le maniche, come siamo stato sempre capaci di fare; mi irrita solo che certi nostri politici, che senza un minimo di logica plaudirono al successo della Brexit, ce li ritroveremo ancora tra i piedi..., loro, quelli della pensione privilegiata.
Invito a leggere l'interessante reportage di Enrico Franceschini, su Repubblica, Goodbye London
http://www.repubblica.it/esteri/2017/05/31/news/goodbye_london_brexit-166816777/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

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