giovedì 2 febbraio 2017

EMIGRAZIONE ITALIANA: a Fiuggi premiate speranze diventate certezze

Il disegno di una vecchia valigia chiusa da dello spago e rivolta verso un aereo sotto la scritta Premio Italiani nel mondo ha attirato l’attenzione dei trecento partecipanti alle due giornate di lavori dell’Assemblea nazionale ASI tenutasi nel Teatro Comunale di Fiuggi il 28 e 29 gennaio. E’ una delle immagini più emblematiche di un evento che ho raccontato a Gianfranco Beretta, presidente di Brianza Channel per Tele Insubria e che qui riporto per i miei lettori.

E’ stato oltremodo interessante ma, soprattutto, emozionante, caratterizzato da riferimenti e simboli che hanno fatto riflettere. Si tornava a Fiuggi, in quella città dove poco più di un anno fa era stata proclamata l’istituzione del Premio ASI Italiani nel mondo e mi ha fatto piacere che abbiamo ripagato quel battesimo con conferimenti di alto livello e partecipazioni oltremodo emozionanti. La scelta del magnifico Teatro Comunale è stata onorata al meglio per presentare ed esaltare le radici, il solco identitario di Associazioni Sportive Sociali Italiane.
In una sala attigua a quella del teatro era stata allestita la mostra Settant’anni di Sport a Destra: decine di foto, di articoli giornalistici, divise, trofei di una storia sportiva tanto significativa quanto indimenticabile perché ognuno di quei documenti era lì a testimoniare una ragguardevole, seppur non sempre agevole presenza sul territorio; forse per questo mirabilmente condotta ed apprezzata.
Con la maglia del Centro Naz. Sportivo Fiamma, presidente Sandro Giorgi,  gareggiarono ottimi atleti, basti pensare alle mezzofondiste Gabriella Dorio e Agnese Possamai, alla saltatrice Sandra Dini e alla marciatrice Ileana Salvador: insieme sono centinaia di podi, manciate di medaglie portate all’Italia. Hanno fatto venire gli occhi lucidi a chi ne serba il ricordo e meravigliato i più giovani: una gran bella iniziativa come il Premio riservato alle Eccellenze fra i nostri Emigrati.
L’Emigrazione italiana è nel solco identitario dell’ASI e la cerimonia di conferimento l’ha confermato in un’assise di portata nazionale. Si è svolta domenica sul palco del teatro e qui ecco un altro simbolo: quel disegno della valigia tracciato da una nostra giovane emigrante aveva un titolo emblematico: Una valigia di speranze. Lì, accolte dal Presidente nazionale e da noi della commissione (Campo, Giorgi, Scianò e Italia), sono salite le protagoniste per la premiazione:
L'avv Scianò, Delfina Licata e Italia

Delfina LICATA che, per la FONDAZIONE MIGRANTES (al trentesimo anno di attività) cura la pubblicazione dell’annuale Rapporto Italiani nel mondo. Davvero un’autorità in materia che troviamo spesso come relatrice in convegni in giro per l’Italia, a Fiuggi ha rivelato tanta semplicità e riconoscenza. Dopo aver donato una copia del Rapporto al nostro presidente nazionale Barbaro ha descritto il lavoro della Fondazione e sorpreso i presenti parlando dei numeri e dei connotati di quel crescente flusso migratorio dei nostri connazionali: ormai più di centomila l’anno, accanto ai giovani ormai lasciano l’Italia anche tanti quarantenni che si mettono in gioco, che cercano all’estero nuovi sbocchi alle loro esperienze.
Italia, Barbaro, Salvador e Giorgi

Ileana SALVADOR; dalle medaglie nell’atletica alla nostra targa premio accolta, probabilmente, con uguale emozione: campionessa in pista e nella vita. E’ stata infatti una prestigiosa marciatrice che, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, ha conquistato molti successi internazionali e stabilito anche record mondiali tuttora imbattuti: è, in assoluto, l’atleta italiana più medagliata nella sua specialità. Da vent’anni vive con i figli in Svezia dove, laureatasi in Pedagogia, è un’apprezzata funzionaria dell’Ambasciata d’Italia e la stessa ambasciatrice Elena Basile ha fatto pervenire un proprio messaggio di congratulazioni preannunciando che le avrebbero riservato adeguati festeggiamenti al suo ritorno a Stoccolma. La sua presenza a Fiuggi è stato un momento di intensa emozione e ha fatto riflettere quando ha citato una cruda realtà: lasciate le piste dell’atletica ha cercato un lavoro e ha constatato che erano privilegiati gli svedesi: “la vita all’estero è difficile, per riuscire devi avere talento”.  Inutile aggiungere che per entrambe gli applausi sono stati lunghi e calorosi.
Claudio Barbaro tra Delfina Licata e Ileana Salvador

Abbiamo proclamato altri due vincitori del premio che però improrogabili altri impegni avevano tenuto distanti: la regista teatrale Luisella SUBERNI PICCOLI (Lussemburgo) e l’imprenditore siracusano Gaetano INDOMENICO (Usa), ma nei prossimi mesi saranno in Italia, rispettivamente il 25 maggio al Teatro Hamlet di Roma e per fine marzo a Floridia (Sr), dove consegneremo loro le targhe-premio.

Una conclusione  ce l’ha data Ileana Salvador: per riuscire, per affermarsi all’estero occorre avere talento e siamo fieri che esista questo Premio, per onorare quelle valigie italiane riempite di certezze.
Campo, Licata, Italia, Scianò, Salvador e Giorgi
Leggasi anche la mia intervista su Teleinsubria.net http://www.teleinsubria.net/emigrazione-italiana-a-fiuggi-premiate-speranze-diventate-certezze/
e l'articolo sulla rivista Primato
http://www.asinazionale.it/primato/visualizza/primato-febbraio-2017/#page/28-29

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