giovedì 24 marzo 2016

Solidarietà con il BELGIO - Je soutiens la Belgique


Je soutiens la Belgique
Esprimiamo a Tutta la Nazione del Belgio il nostro cordoglio.
Dimostriamo solidarietà e affetto al suo Popolo esponendo, se possibile, il Tricolore del Belgio alle nostre finestre, Terra che ha dato ospitalità e futuro a tantissimi Italiani.


(immagine da yachsaildesign.com)

Il commendo dell'Ambasciata del Belgio:
S.E. Patrick Vercauteren Drubbel, Ambasciatore del Belgio, i collaboratori diplomatici e il personale ringraziano per la solidarietà e la vicinanza dimostrate in questo triste momento per il Belgio.

Ambasciata del Belgio in Italia 

martedì 8 marzo 2016

EMIGRAZIONE ITALIANA, lodevole iniziativa dell'ASI

Gianmaria Italia illustra i dati sull'Emigrazione italiana
Mentre gli esponenti di ogni parte politica fingono di ignorare o addirittura sorridono ironici su quella grande realtà rappresentata dai quasi 5 milioni di nostri connazionali all'estero, la stampa se ne ricorda solo quando qualcuno di loro eccelle in qualcosa che ha risalto nel mondo, poi si torna al silenzio.
Ed è un errore, un colpevole errore perché, così facendo, li si mortifica allontanandoli sempre più dalla Madre Patria, una "genitrice" che scopriamo essere anche ingenerosa se non snaturata: migliaia di nostri connazionali sono "eccellenze" nel quotidiano.
Si deve tenere conto che quegli Italiani sono i  messaggeri del miglior Made in Italy in tutti i settori e l'ASI Associazioni Sportive Sociali Italiane (www.asinazionale.it) l'ha capito da tempo e, come ho scritto nel mio post del 22 dicembre scorso, ha istituito il Premio ASI Italiani nel mondo andando a cercare eccellenze, veri talenti nei vari settori: Cultura, Sociale e Sport.
L'indagine è stata davvero soddisfacente e, di conseguenza, la selezione dei candidati non facile; la proclamazione ufficiale avverrà domenica 20 marzo, alle 11,  presso l'Hotel Plaza di Napoli alla presenza del Console Onorario del Lussemburgo, il Dott Giancarlo IACCARINO.
Per la Cultura la scelta è andata alla Prof.ssa Maria SARTORI-PLEBANI che vive a Strassen, alle porte di Lussemburgo, la capitale dell'omonimo Granducato. Originaria di Bolzano si è laureata alla Cattolica di Milano nel 1982; ha insegnato per quattro anni alla Pittsburgh University (Usa) e poi si è trasferita in Lussemburgo dove insegna la nostra lingua agli adulti e ha scritto tre libri didattici particolarmente efficaci: "Tutto cominciò con una telefonata", "Mai dire mai" e "Non c'è due senza tre". La Prof.ssa Sartori-Plebani, felice moglie di un apprezzato dirigente bancario e madre di tre figli, per anni si è anche adoperata nella promozione della cultura lombarda. (http://www.icomeitaliano.eu/it/)
Maria SARTORI-PLEBANI alla presentazione di un suo libro
Per le attività sociali la figura di maggior spicco è stata quella di Bruno RONCARATI. Di origine ferrarese, più esattamente di Cento dove è nato nel 1935, si è laureato a Parma nel 1959 e vive a Londra dalla Primavera del 1962 dove è sposato e ha tre figli.
Ha svolto numerosi incarichi, possiano citarne qui alcuni: apprezzato giornalista vinicolo ha tenuto numerose conferenze per la promozione del vino italiano di cui è stato anche autore di svariate pubblicazioni; è stato insignito di onorificenze al merito della Repubblica Italiana: cavaliere (1974), cavaliere ufficiale (1978) e poi  commendatore (1993). Nei primi anni '60 è stato sottotenente di complemento del 6° btg Alpini Trento, l'amore per la "penna nera" si è poi tradotta nella presidenza della storica sezione Ass.Naz.Alpini in Gran Bretagna (fondata nel 1928): incarico che regge tuttora dal 1980.





Bruno RONCARATI (Gran Bretagna)
 E' invece originario di Monza, dove è nato il 30 aprile 1970, Andrea Alessandro GALBIATI a cui, nel mondo sportivo, è stato assegnato il soprannome "The Wood", perchè duro come il legno grazie alle numerose vittorie conseguite per ko.
Dopo avere conquistato 4 titoli italiani, un europeo e 2 mondiali nella kick boxing, si è trasferito negli USA dove tuttora vive allenando nella prestigiosa palestra Gleason's Gym Nyc, ma è tale la sua fama che è sovente in giro per il mondo a tenere stage.
E' davvero lunga la serie di riconoscimenti professionali che ha raccolto: Diploma di maestro di boxe rilasciato da USA boxing, Diploma di licenza Corner match professionisti rilasciato da New York Athletic
Commission:...State of Nevada....State of North California.....State of New Jersey.....State of
Tennessee.... State of Alabama.....State of Pennsilvanya - Philadelphia. Diploma di personal trainer boxe rilasciato dalla Gleason's Gym di New York. E' stato l'unico italiano a vincere con una sua allieva nel 2015 i Golden Gloves boxe NY dopo 87 edizioni
Vittoria nella specialità MMA (mixed martial art) nel 2014 con 2 atleti nell’arena più famosa al mondo, il Madison Square Garden di NY.
Unico italiano ad avere nel 2015/2016 un atleta che combatte nella UFC (la piu importante organizzazione a livello globale di arti marziali miste MMA).
Nel 2015 gli sono stati conferiti due importanti riconoscimenti personali: Premio dell'Ambasciata italiana a New York e Insegna d'oro dell'USSMB; quest'anno il Premio ASI Italiani nel mondo che ha accolto con un "grazie, grazie per esservi ricordati di noi", che si commenta da sè.
Andrea GALBIATI (USA)

mercoledì 2 marzo 2016

Refezione scolastica: un diritto, ma a spese di chi?

Su vari giornali e nel corso di una odierna trasmissione televisiva si è fatto del clamore sulla decisione del Sindaco di Corsico di non fare somministrare il pasto a quei bambini i cui genitori erano inadempienti nel pagamento della relativa retta. La questione aveva riguardato un’ottantina di alunni. Non esito a ritenere che ci sia stata dell’informazione fuorviante perché pongo un esempio: se un controllore mi trova sull’autobus senza biglietto, ovviamente mi multa e nessun giornalista ne parla e non si organizzano dibattiti. Dove è la differenza?
Sebbene l’episodio di Corsico (come già accaduto, in passato in altre località) abbia destato clamore, qualche mio collega  ha comunque precisato nel proprio articolo sia che i bambini non sono rimasti a digiuno e che l’esposizione finanziaria del Comune per il mancato introito era arrivato a 1.227.000 euro. Oggi, grazie all’assolvimento dell’obbligo da parte di alcune famiglie, sono scesi ad una trentina i bambini i cui genitori non hanno pagato.
E’ stato anche scritto che questi alunni hanno potuto mangiare in altro locale “per evitare la contaminazione”: niente di più logico ed è informazione malevola descrivere il provvedimento come un’ apartheid . Infatti, regole alla mano, chi fornisce ufficialmente i pasti non può essere chiamato in causa per conseguenze derivanti da cibo proveniente da altre fonti.  Ci siamo dimenticati quando alle feste delle scuole si possono portare solo torte industriali confezionate?
No, non mi associo alla colpevole demagogia di chi sbandiera il diritto ad avere tutto gratis: lo considero una pretesa perché qualcuno finisce comunque per pagare anche per loro.