lunedì 21 novembre 2016

LA FOTOGRAFIA E’ GIORNALISMO

La fotografia è una protagonista di arte e cronaca; racconta per immagini il mondo, ce lo avvicina, ce ne rende partecipi. 

“Cosa sarebbe una notizia senza una fotografia?” è la domanda che possiamo porci nella certezza di assegnarle una scarsa rilevanza; eppure la fotografia giornalistica, di testimonianza,  è di epoca abbastanza recente, soprattutto in Italia e lo si deve alla rivista Epoca che apparve sulla scena dell’informazione nel 1950 riprendendo quello stile ormai consolidato di periodici come Life.
Basti pensare che Eugenio Scalfari, presentando nel 1976 il nascente quotidiano la Repubblica, escluse che vi sarebbero state pubblicate foto di cronaca; il rispondere alla realtà lo smentirà di lì a poco. D’altronde è solo di quell’anno l’apertura ai fotoreporter dell’Ordine Nazionale Giornalisti. Il giornale è cronaca, e lo testimonia The Times che, nato nel 1785 come raccolta di annunci, si trasformò pochi anni dopo in un utile mezzo d’informazione fino alla sua definitiva consacrazione (triplicandone la tiratura) nel momento in cui un suo cronista venne inviato a Parigi per raccogliere e descrivere gli avvenimenti che portarono alla Rivoluzione Francese. Ci sarebbero state benissimo anche delle immagini, ma per la nascita dei mezzi tecnici dovevamo aspettare ancora mezzo secolo. 

Si dice che un’immagine vale più di mille parole; infatti il fotoreportage  “fa leggere il mondo” e, spesso, basta una sola istantanea per descrivere un momento sociale, una vicenda storica: “Bacio davanti all’Hotel de ville” di Robert Doisneau (1950) oppure quello del marinaio in Times Square, di  Alfred Eisenstaedt  (1945). Immortale quella, opera di Robert Capa, del miliziano colpito a morte durante la guerra civile spagnola (1936), così come carri armati sovietici dati alle fiamme da bottiglie molotov durante l’insurrezione ungherese nel novembre 1956. 
Maria Grazia Cutuli ritratta da Isabella Balena

Ospitata dal Teatro dell’Arte, la Fondazione Corriere della Sera ha dedicato all'argomento un convegno condotto da Gianluigi Colin nell'ambito di Bookcity: Fotografia e giornalismo. Più esattamente una carrellata di testimonianze di odierni fotoreporter che hanno portato, attraverso l’obiettivo, foto-documenti di estrema attualità: sguardi della vita nelle fabbriche, delle rivolte studentesche, delle migrazioni, dei giochi di bimbi alle case crivellati dai colpi di guerra; scenari dove, comunque, si evoca la Vita. Uno per tutti Uliano Lucas con la celebre foto dell’immigrato sardo che, portando una valigia e un enorme scatolone, transita davanti al grattacielo Pirelli (1968). 

Ma, testimoni per immagini, lo sono anche Isabella Balena, Arturo Carlo Quintavalle, Ferdinando Scianna o la polacca Monika Bulaj,  che hanno trasferito attimi di realtà ai nostri occhi, alle nostre riflessioni, alle nostre coscienze ricordandoci che il protagonista fondamentale è sempre l’uomo.  


nota: ho autorizzato la riproduzione dell'articolo a Teleinsubria.net 

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