venerdì 15 aprile 2016

Trivelle: referendum per un consapevole NO a nuovi disoccupati

Questa la sintesi più esplicita perchè il non permettere il prosieguo delle estrazioni di gas e petrolio, come proposto nel referendum di domenica 17 aprile, si tradurrà concretamente in questo risultato: licenziamento di migliaia di tecnici qualificati: si parla di 11mila senza contare l'indotto. Chi darà loro un posto alternativo?
Votare Sì non permetterà alle piattaforme di proseguire la perforazione già in atto dei giacimenti alla scadenza del mandato, impedendo così di attingere a fonti energetiche utili alla nostra economia.
Non impedirà invece che altre nazioni (i.e. Croazia, Cipro, Malta, ecc..)  perforino l'Adriatico con buona pace della sbandierata nostra tutela dell'ambiente.
Conti alla mano sono poi solo 79 le piattaforme entro le 12 miglia (quasi 22 km dalla costa)
Non sembra che i promotori del Sì ci abbiano fatto sapere che a Stato, Regioni e Comuni nel  2015 le sole trivellazioni entro le 12 miglia hanno fruttato royalties pari a 38 milio di euro su 352 milioni giunti dall'intero parco piattaforme estrattive ..., e quando mancheranno queste entrate eccoli a piagnucolare che hanno bisogno di fondi. Un fatto alquanto curioso e su cui occorre riflettere è che l'Emilia Romagna non è fra le nove regioni che hanno proposto il referendum, tuttavia hanno 21 concessioni di estrazioni in mare, quel mare che non le ha impedito di ottenere la bandiera blu per le sue spiagge.
Ma non ci si era allargato il cuore quando, in piena crisi energetica, avevamo scoperto che l'Adriatico poteva essere una preziosa risorsa? Adesso si è dimenticato tutto. 
Non dimentichiamo il prezzo che abbiamo e stiamo pagando per la chiusura, a seguito di referendum, delle centrali nucleari: per smantellare la sola centrale di Caorso ci sono voluti vent'anni. In compenso acquistiamo energia elettrica da Francia, Svizzera e Slovenia che la producono anche in centrali nucleari. Nel Granducato del Lussemburgo non più di una cucina domestica su dieci è a gas metano perchè le altre nove sono elettriche e l'energia proviene, a costi alquanto ridotti, dalla centrale nucleare francese di Cattenom.

No, non sostengo la linea dell'astensione: andrò a votare perchè il mio NO sia un' esplicita opposizione ad un'iniziativa molto più vicina all'ideologico che al concreto; la mia linea è la consapevolezza che migliaia di persone resteranno senza lavoro senza concreti benefici al nostro Paese.

lunedì 11 aprile 2016

Brennero, un altro muro che lede lo spirito dell'Unione Europea

E dopo l'Ungheria anche l'Austria decide di alzare un muro per impedire l'ingresso di "indesiderati" nel proprio territorio senza risolverne il problema. Parola più, parola meno è questo il titolo della la notizia che ci viene proposta tralasciando però due aspetti ben più gravi:
  • il muro di 250 metri che si erigerà al Brennero serve a lasciare all'Italia persone sgradite;
  • crea un vero e proprio ostracismo ad un altro paese dell'UE che, avendo prevalentemente confini sul mare, non può "permettersi il lusso" di  alzare barriere mentre è chiamato al dovere di soccorrere in mare aperto dei disgraziati.
Nella Comunità Europea l'Ungheria e l'Austria sono entrati, rispettivamente, nel 2004 e nel 1995 e c'è da sperare che l'abbiano fatto consapevoli di cosa significava lo spirito comunitario; il muro voluto oggi da Vienna è un vero e proprio atto ostile verso uno dei Paesi fondatori dell'UE. Non vi si deve fare parte animati da spirito egoistico che è ben lontano da quello del Trattato di Roma del 1957.
Come ho già scritto nel post del 29 febbraio, l'Italia, che qualcuno ingiustamente denigra con eccessiva disinvoltura dentro e  fuori casa nostra, ne esce moralmente da gigante.   

lunedì 4 aprile 2016

PENSIONI ANZIANITA': improponibile tagliarle

Davvero troppo facile circoscrivere a "qualunquista" il titolo che ho voluto dare a questa dichiarazione; esso  sintetizza tutto il malcontento che serpeggia da anni nella società civile, soprattutto tra i pensionati, e i motivi, guardando soprattutto le cronache più recenti, sono più d'uno.
Prima di tutto qualunquista e superficiale è chiunque parla di pensioni alte senza quantificarle, e anche in questo caso dimenca o ignora che l'Italia è uno dei pochi paesi europei in cui la pensione lorda è pesantemente gravata dall'imposta sul reddito ....quindi un nostro pensionato continua a foraggiare l'erario!!!
Cominciamo dalle irregolarità, dagli spreghi, quando non dalle ladrerie che sono state scoperte nella pubblica amministrazione e domandiamo: a quanto ammontano e stanno costando allo Stato?
Vogliamo mettere sullo stesso piano pensionati del settore privato, che hanno visstuto una vita sotto lo spauracchio di cassa integrazione, mobilità o chiusura delle aziende, con quelli provenienti dalla pubblica amministrazioone e da ministeri che hanno lasciato la scrivania un paio di mesi dopo il passaggio di grado o categoria? Davvero interessante quanto scrive Toni De Marchi su Il Fatto Quotidiano del 3 febbraio 2014.
Vogliamo aggiungere l'esercito di baby pensionati che i partiti tanto accontentarono per coltivare praterie di elettori? Colpevoli quei politicanti di mestiere che magari tuttora vivacchiano in partiti che di nuovo hanno solo la doniminazione mentre vecchia e consolidata e la fame di vitalizi.
Ammesso e non concesso che si debba ricorrere alla richiesta di contributi di solidarietà dovrebbero essere assolutamente esclusi tutti gli attuali pensionati che hanno versato "bollini" previdenziali per 40 (quaranta) anni perchè per quattro decenni hanno permesso, appunto, il rifocillare baby pensionati e smodate elargizioni assistenziali.
Invito Tito Boeri, che peraltro stimo, a focalizzare, a puntualizzare quali sono i veri punti deleteri dell'eventuale passivo dei conti INPS, a pretendere significative riduzione dei privilegi di cui godono politici e boiardi di Stato e che si versino all'erario tutti i recuperi frutto di concussione, bustarelle e quant'altro.
Alla fine un invito ai conduttori di talk show: molti dei vostri salotti sono in crisi d'ascolto, evitate ulteriori emorraghie di telespettatori proponendoci tuttologi che, proprio perchè capiscono poco di tutto, escono con affermazioni assurde del tipo: "tagliare le pensioni alte perchè bastano 500 euro al mese per vivere".

sabato 2 aprile 2016

Londra, la strada degli Italiani: reportage di Repubblica.it

L'interesse sui nostri connazionali all'estero si sta muovendo e una grande testata come Repubblica vi ha dedicato un magnifico reportage da Londra curato da Enrico Franceschini, foto di Michele Ardu, grafica di Piero Usai: Londra, la strada degli Italiani.
Un quadro alquanto significativo della nostra, anzi della loro presenza, nella metropoli inglese che conferma tutto il valore che i nostri emigrati, sia a Londra come in ogni angolo del mondo, sanno esprimere facendo onore al nostro Paese.
Un servizio giornalistico che invito a leggere ed apprezzare.

http://www.repubblica.it/static/speciale/london-fulham-road/?ref=HREC1-9


venerdì 1 aprile 2016

Cosa giurano i neo ministri?

Le intercettazioni che avrebbero rivelato esplicite promesse del ministro Federica Guidi al suo compagno Gianluca Gemelli per una modifica alla legge di Stabilità hanno indotto l'esponente di governo a rassegnare le dimissioni dall'incarico.
Nella sua lettera a Matteo Renzi lei dichiara: "...sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro...".
Da cittadino e contribuente italiano voglio credere nella sua buona fede.
Mi sono tolto la curiosità di rintracciare il testo della formula di giuramento che i ministri leggono e sottoscrivono davanti al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio (è il terzo comma dell'art 1 legge 400/1988):
"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione".