mercoledì 25 novembre 2015

Valeria, Andrea e i nostri Ragazzi che vivono all'estero

Sul sito www.primocanale.it è stata pubblicata la lettera-testimonianza di una giovane, Cristiana Crisafi, che ha conosciuto Valeria Solesin e il suo fidanzato Andrea Ravagnani a Parigi.  
Riporto la toccante frase finale, non c'è bisogno di alcun mio commento:
"Sono per i ragazzi che vivono all'estero, perché l'Italia non dà loro una speranza, ma che ogni giorno sperano di poter tornare indietro. E' infine dedicato a tutti quelli che, pur avendo paura, non vogliono cedere e continuano ad uscire, ad andare ai concerti, a viaggiare."

lunedì 23 novembre 2015

Quando per certi ciclisti non è chiaro l'italiano...

vuoi vedere che a leggerlo in francese lo capiscono? Ma l'interrogativo è rivolto anche a coloro che ignorano le legittime rimostranze che pedoni e automobilisti levano contro l'indisciplina di taluni ciclisti.
Dato che il nostro Codice della strada è alquanto esplicito in materia, ecco cosa ho trovato sul sito francese La Depeche.fr  (edito a Tolosa) dove apprendiamo se è VERA o FALSA qualche opinione. Consiglio anche di leggere l'articolo di Roberto Clemente su L'Eco di Bergamo del 2 maggio 2013


Le vélo est un véhicule assujetti comme les autres au code de la route. VRAI
Même s'il n'est pas immatriculé, le vélo, et son usager, sont tenus de respecter le code de la route.
On peut circuler à vélo sur les trottoirs. FAUX
On ne peut circuler à vélo sur les trottoirs sauf si une piste ou bande cyclable y est matérialisée.
On peut emprunter les passages piétons sans descendre de son vélo. VRAI et FAUX
On doit descendre de vélo pour traverser la rue sur le passage piéton sauf s'il est dans la continuité d'une piste cyclable traversante.

giovedì 19 novembre 2015

Da leggere su TELEINSUBRIA.net

Alcuni miei recenti reportage:
- Emigrazione italiana, non solo cifre
- 22 agosto 1914, la Battaglia delle frontiere
- Linea Maginot, "la Muraille de France" 
sono visibili su www.teleinsubria.net

AMBROGINI 2015, Milano ancora smemorata e una lezione dalla Sicilia

Certo che nell'assegnazione di un premio c'è sempre qualcuno che, ignorato, ne resti scontento, ma il ripetersi nel dimenticare gli EMIGRANTI MILANESI  è di estrema gravità.
Una colpa che non ricade solo sulla Giunta di Giorgio Pisapia, ma di tutti i gruppi consigliari che non ne hanno tenuto conto il valore.
Ben venga il riconoscimento ai Volontari dell'Expo ma desta perplessità gratificare chi non ha fatto altro che svolgere il compito per il quale era stato deputato o chi sarà premiato solo per attrarre maggiore attenzione  su una ricorrenza che sta via via perdendo interesse..
No, l'Amministrazione comunale di Milano ha stonato; spero che la prossima non ripeta l'errore.
Intanto ricordo al sindaco Pisapia e a chi mi legge che un attivo comune siracusano, FLORIDIA,  ha dedicato una strada, peraltro importante e centrale, ai Floridiani di Hartford.
Hartford, capitale del Connecticut, fu la città americana dove si insediarono principalmente gli emigranti provenienti da Floridia.

martedì 17 novembre 2015

Ma è sempre più verde L'ERBA DEI VICINI?

Ieri ero, per la prima volta, tra il pubblico di questa trasmissione (in diretta su Rai3).
Che dire? Ho apprezzato tutta la serata, dall'accoglienza (cortese e professionale) fino ....al guardaroba per la restituzione del soprabito. L'intero staff, ed in qualsiasi ruolo, si è mosso sempre in assoluta armonia rendendo piacevolissima l'occasione a ospiti e pubblico.
Al di là dei contenuti della puntata, ieri dedicata al confronto Italia-Inghilterra su temi veri, di tutti i giorni,  è stata gradevolmente istruttiva dove ho ammirato Beppe Severgnini (ah, che rabbia mi veniva quando gli pettinavano i capelli!) nei panni di navigato conduttore.
Ho trovato molto appropriato e per niente retorico il collegamento con un gruppo di ragazzi italiani che vivono a Parigi. Una città colpita duramente a cui  i reponsabili di altri programmi si sono comunque "sentiti in dovere di dedicare molta attenzione"; mi è sembrato che in taluni casi ci si sia avventurati in una tragedia di cui conoscevano ben poco, pur di parlarne, facendo quindi poca informazione. Ieri, all'Erba dei vicini,  Beppe Severgnini si è attenuto al palinsesto programmato conducendo magistralmente la puntata. 
E che dire di un brillante Enrico Bertolino entrato in campo a sei minuti dalla fine (Rivera docet) e io a chiedermi: "perchè non in apertura di puntata?"  Ovvio Gianmaria, perchè L'Erba dei vicini  non ha proprio bisogno di un comico come traino di telespettatori.
Ah, prima di chiudere debbo ricordarmi che il prossimo appuntamento è lunedi 23 novembre in prima serata, il confronto sarà con la Francia.

domenica 15 novembre 2015

VALERIA SOLESIN, "una ragazza stupenda", la piange Venezia per l'Italia


VALERIA, aggiungo io, una ragazza davvero straordinaria che aveva trasferito nella dedizione allo studio e alla generosità verso i bisognosi, tutta la buona, eccellente educazione avuta in famiglia.
Quella missione, quella risorsa, è stata stroncata dal fuoco criminale che non può trovare giustificazione e ostello in alcun angolo della Terra. La piangiamo tutti noi, soprattutto Venezia e mi associo al cordoglio che sta esprimento il suo Sindaco Luigi BRUGNARO, un pensiero che è di Venezia e dell'Italia.
VALERIA, UN'ITALIANA STUPENDA, ESEMPIO DI QUELLA STRAORDINARIA RISORSA CHE SONO GLI ITALIANI ALL'ESTERO.
Nella foto la bandiera a mezz'asta che ho fotografato nel cortile dell'ambasciata di Francia a Lussemburgo: tutte le bandiere del mondo dovrebbero essere a mezz'asta.

sabato 14 novembre 2015

Une bougie pour Paris e il senso della Patria

Dell'orrenda strage perpetrata ai danni di centinaia di persone a Parigi e all'animo di tutto il mondo civile, non intendo aggiungere alcun commento che non sia una ripetizione di quanto si è già sentito. Possa solo essere un monito per tutti affinchè non si dimentichi; d'altronde c'è da aspettarsi che, tra qualche anno, qualcuno ci venga a dire che non era vero, che era tutta una finzione o pura fantasia.
Allora ecco che ho preferito raccogliere l'invito di una persona a me particolarmente cara: accendere una candela e metteterla alla finestra come segno di solidarietà per le vittime e di speranza. L'iniziativa era partita dalla Francia "des bougies soient mises aux fenêtres en hommage des victimes et blessés, pour les familles des victimes  des attentats de Paris pour montrer que la solidarité est bien plus forte que la violence." L'hanno seguita in tanti stasera,  anche nel quartiere dove abito e la mia candela si è fatta vedere, brillerà insieme ad altre nel buio della notte per rischiarare il cammino nelle tenebre che attende l'umanità.

Quando pensi ai ragazzi sono usciti dallo Stade de France cantando La Marsigliese, ai ragazzi che si sono messi in fila per donare il proprio sangue....: allora ti rendi conto del senso della Patria.

domenica 8 novembre 2015

Italianità e Onore celebrati in Valcamonica

Veramente tangibile il senso dell'Italianità e dell'onore ai Caduti manifestati ieri dalla popolazione di Ossimo, un grazioso comune della Valcamonica. L'occasione la presentazione del restaurato Monumento ai Caduti che sorge nel cortile antistante l'asilo infantile.
L'importante opera, eseguita sotto la Sovrintendenza ai Monumenti storici, è avvenuta a 90 anni dalla sua costruzione: vi sono ricordati i Caduti delle due Guerre Mondiali.
Artefici dell'iniziativa il Comune di Ossimo e il Gruppo Alpini di Ossimo Inferiore che è sempre encomiabile nel rispondere "Presente" ogni qualvolta la comunità chiama.


La cerimonia aveva avuto un prologo nel vicino cimitero napoleonico con la celebrazione della Messa da parte del parroco Don Francesco Rezzola e a cui hanno assistito molti ossimesi che hanno poi seguito in corteo gli Alpini per raggiungere il Monumento ai Caduti .
La messa al cimitero napoleonico


Lì il Parroco ha impartito la Benedizione e si è svolta la sempre toccante cerimoniale dell'Onore ai Caduti e l'alzabandiera.

Ha preso la parola il sindaco Cristian Farisè che ha sottolineato l'importanza che l'Amministrazione sta dando alla conservazione dei simboli del paese e ringraziato Alpini e sponsor per la preziosa collaborazione. Gli ha risposto il capogruppo degli Alpini Pierfranco Zani  che, a nome delle Penne nere, si è detto orgoglioso di poter mettere a disposizione tempo risorse per questi nobili fini. Il microfono è poi passato a Salvatore Gianmaria Italia che, intervenuto su invito del Sindaco, ha ricordato i momenti salienti della Grande Guerra e l'immane tributo in vite umane per conseguire l'agognata Vittoria.  La ricerca storica sul monumento è stata dettagliatamente illustrata da Omar Zani mentre, davvero lodevole, il coinvolgimento dei bambini dell'asilo che hanno recitato una poesia. A loro, i sempre esemplari Alpini hanno donato una bandiera d'Italia: ricordo della giornata del 4 novembre e alto significato per ciò che essa rappresenta.
L'intervento di Italia accanto al sindaco Farisè
  Il vicesindaco Valerio Zerla, Italia e Piefranco Zani


martedì 3 novembre 2015

Lezione da un'Emigrante: la coscienza del nostro Paese

Rispolvero un brano di una relazione che una giovane Italiana, emigrata da un'anno in un Paese dell'UE, mi inviò in occasione del convegno "Una valigia di speranze" che organizzai a OSSIMO, in Valle Camonica.    E' parte di un'intervista di cui ho concesso la riproduzione a Teleinsubria                          http://www.teleinsubria.net/emigrazione-italiana-non-solo-cifre/:

"La sera un orecchio all’Italia non può tuttavia mancare, e così ecco la televisione accesa su uno dei quattro canali che si ricevono qui.  Talvolta raccolgo qualche amaro commento:  
   “Come non vorrei essere italiano”. 
No, io sono italiana, convintamente italiana come migliaia di altri miei connazionali che sono stati ricevuti in un paese straniero, vagliati da stranieri, ma gratificati anche da stranieri per quello che sanno fare. Permettetemi di dire che i giovani emigranti italiani sono la coscienza del Paese, quella che non teme di dire che ci sarebbe molto da fare per migliorarlo. Faccio parte di quella schiera che può vantare un forte credito dall’Italia, quel Paese in cui ha creduto e a cui ha dato o cercato di dare, non ponendosi come obbiettivo di fare il portaborse. Abbiamo portato invece una valigia colma di speranze e, giorno dopo giorno, la riempiamo di certezze"