mercoledì 25 febbraio 2015

FENOMENOLOGIA FEMMINILE



C’è ancora della fenomenologia in qualcosa che fanno le donne e, spiace constatarlo, a cadere nell’errore proprio una donna.
Il fatto.
Nel TG di RAI 2 di ieri sera (martedì 24) è stato mandato in onda il servizio della visita a Scandicci del presidente Mattarella. La voce fuori campo, femminile, ha descritto il viaggio del Capo dello Stato in treno da Roma a Firenze e la prosecuzione sulla tramvia. Francamente l'evitare vetture del Quirinale è ancora nel campo dell’inusuale per cui era bene evidenziarlo; la frase finale della giornalista è stato però  il sottolineare che a guidare il tram era una donna,  puntualmente inquadrata. Come se fosse una rarità dimenticando quante donne guidano ogni giorno anche autotreni.
Da giornalista ho seguito per quindici campionati il Calcio femminile (caposervizio di Goal Flash, direttore Enrico Crespi) e mettevo sempre l’accento che era una sottintesa discriminazione mettere in evidenza  che le donne praticassero altri sport diversi dal tennis o dalla pallavolo. Non ne usciamo se dopo trent’anni si ricada nella fenomenologia, peraltro per opera di …una donna e, peraltro, alla vigilia dell'8 marzo che deve invece vedere pari rapporti e rispetto tra Donna e Uomo.  

domenica 15 febbraio 2015

LARA FABIAN...la "sconosciuta"

In occasione dell'ultimo Festival di Sanremo un giornalista, dopo averle attribuito un cocente quanto ingeneroso 2 come voto, così scriveva:"...invece ci ha pensato la popstar che nessuno conosce, Lara Fabian".
Coosa???
Mi sono cascate le braccia e ho fatto fatica a trattenere la mia irritazione: prima di fare queste affermazioni documentiamoci, suvvia! Non occorre avere la mia affettuosa attenzione verso tutti i figli di nostri emigranti (la Mamma di Lara è siciliana) che si fanno onore nel mondo, ma è pubblicamente visibile un reportage del Festival di Sanremo del 2007 dove Lara Fabian fu ospite cantando da sola e duettando con Gigi D'Alessio: non si possono fare questi errori! A questo riguardo occorre stigmatizzare che mentre Lara cantava, sul fondo continuava ad apparire la scritta Gigi D'Alessio: che errore!
Ritengo sia stato un vero peccato che a Sanremo 2015 nessuno si sia ricordato di questo importante precedente di Lara Fabian. Io non l'avrei gettata nella mischia di una competizione che si è rivelata ingenerosa per il suo talento; il ruolo più appropriato per Lara era quello di ospite d'onore dove avrebbe potuto ugualmente presentare la canzone Voce di  Fio Zanotti e Cristiano Cremonini.
Per la cronaca questa Artista (la maiuscola è d'obbligo), che parla quattro lingue e ha un repertorio invidiabile, ha duettato con Laura Pausini, Michale Bolton, Celine Dion, Johnny Haliday...
Se volete godervi Lara Fabian in un live commuovente, dove è il pubblico che, in una coralità esaltante, le intona Je T'Aime; scegliete una fra queste clip per cinque minuti straordinari
https://www.youtube.com/watch?v=3DSj59tXQys 
https://vimeo.com/64282955

lunedì 9 febbraio 2015

GILETTI CONTRO I VITALIZI AI POLITICI

Come non applaudire Massimo Giletti che, nel corso della trasmissione L'Arena, ha sottolineato il pingue vitalizio di Mario Capanna?
Il merito di Giletti è di averlo rinfacciato a Capanna mentre era suo ospite in trasmissione e, senza alcuna tema, sostenuto il dibattito con l'ex rivoluzionario del '68 dichiarando il proprio cachet quale conduttore.
Una precisazione non secondaria; ritengo che parlare del vitalizio di Capanna sia stato un pretesto per mettere in piazza questo stato di cose decisamente sconcertante mentre il taglio delle pensioni sta tornando d'attualità.
Giletti ha detto di percepire poco più di 300mila euro l'anno, ma va ricordato che è soggetto ai risultati della sua trasmissione che, se non ha ascolti, il conduttore viene lasciato a casa mentre il politico, che abbia operato bene o male, percepisce comunque la sostanziosa pensione pagata con i denari dei contribuenti. Contribuenti tra cui ci sono milioni di pensionati a cui gli stessi politici (in carica) e l'INPS fanno le pulci.
Il compenso ai conduttori televisivi è oggetto di una trattativa, deriva da un bilancio aziendale fatto di canone e di introiti pubblicitari mentre i vitalizi sono il risultato di leggi e leggine varate dai politici che si sono così costruiti la loro serena "vecchiaia".
Mario Capanna è anche fra i 54 ex consiglieri della Regione Lombardia che hanno fatto ricorso al Tar per tutelare i diritti acquisiti (i suddetti vitalizi); se così stanno le cose su che basi i politici in carica possono tagliare quelli acquisiti dai pensionati normali?
No, credo proprio che dopo aver rivisto quel siparietto del litigio tra Massimo Giletti e Mario Capanna e avere letto questo articolo di Aldo Grasso, "Vitalizi anche alla casta del '68 che voleva cambire il mondo"
che troviamo su Corriere.it del 27 novembre 2011, ci vorrà del gran pelo sullo stomaco prima di toccare le pensioni dei lavoratori.